La sera del Venerdì di
Passione, preceduta da una S. Messa al mattino e da un’altra nel tardo
pomeriggio, si svolge la processione di Maria SS. Addolorata, partendo dalla
Chiesa di S. Michele Arcangelo.
Il culto alla Madonna
Addolorata è molto vivo e radicato nella popolazione palesina ed ha origini
risalenti alla metà dell’Ottocento.
Infatti, come risulta
dai registri della parrocchia S. Michele Arcangelo, il 27 novembre 1859 una
statua della Addolorata fu donata dalla signora Maria Cesaria Maiorano e successivamente
le fu dedicato un altare.
Non vi è nessuna prova
concreta che la attuale sacra immagine sia la stessa del 1859, però alcune
circostanze inducono a credere che lo sia; la statua fu infatti restaurata alla
fine degli anni cinquanta da un artigiano di Santeramo in Colle, segno di una
certa vetustà. E' molto probabile che la processione abbia avuto inizio verso
la seconda metà del XIX secolo.
La processione viene annunciata dal passaggio di sette “Crociferi” recanti i “Sette Dolori di Maria” e segue un itinerario che anno dopo anno è più o meno il seguente: Chiesa di San Michele Arcangelo, corso Vittorio Emanuele, via Garibaldi, via Caputo, via Gino Priolo, via Vittorio Veneto, via Capitano Maiorano, via Duca d’Aosta, via Modugno, vico XI Modugno, via Fiume, via Principe Umberto, raccordo con via Lovergine, via Lovergine, vico VIII la Croce, via la Croce, corso Vittorio Emanuele, via Francesco Macina, via Caputo, via Capitaneo, piazza Capitaneo, corso Vittorio Emanuele, piazza Magrini, Chiesa di San Michele Arcangelo.
I sette “Crociferi” sono gli stessi che hanno preso parte per la prima volta all’unica edizione dello “Stabat Mater”, svoltasi tra il Giovedì e il Venerdì Santo 2010; venuta meno questa manifestazione, essi hanno espresso la volontà (esaudita) di poter precedere la processione della Addolorata, incappucciati e con una croce sulle spalle, in segno di penitenza.
- Testo e foto a cura del dott. Francesco Stanzione.